La novità per eccellenza del mondo alla moda era il cotone,
I tessuti di tipo chintz – ovvero stoffe di cotone stampato
a mano in India – davano un tocco di colore a ogni guardaroba.
Il cotone assorbiva la tinta molto meglio del lino e poteva
essere lavato senza perdere la sua lucentezza,
Il cotone indiano rappresentava una minaccia all'industria locale della lana,
del lino e della seta, tanto che si arrivò alla messa al bando del calicò
praticamente in tutta l’Europa (Francia: 1689; Spagna: 1713; Gran Bretagna:
1701 e 1721; Russia: 1744); fecero eccezione solo i Paesi Bassi.
Il cotone veniva commercializzato in duecento tipi diversi e
garantiva una duttilità d’uso senza precedenti.
La comparsa di guide per i consumatori è indicativa della trasformazione in atto.
The Merchant Ware-House Laid Open (pubblicata a Londra nel 1696
offriva un panorama dalla A
alla Z di cotoni indiani e tessuti europei adatti a «ogni tipo di persona»,
cominciando dall’Alcomore-holland, una tela di lino prodotta nei Paesi Bassi, e
concludendo con il Vehemounty, un tessuto francese.
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