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Sunday, November 18, 2018

Mnemosyne

Mnemosine, nella mitologia greca è la Memoria, la madre delle nove Muse.


Anton Raphael Mengs, Parnaso, Museo dell'Ermitage



Iconologia

Iconologia: Studio illustrativo delle figure allegoriche o simboliche. Nella critica d'arte moderna, interpretazione dell'opera figurativa tendente a coglierne il significato culturale attraverso l'analisi degli elementi formali.
Morfologia: Studio delle forme organizzate in sistema così nel campo biologico come in quello geografico, sociale e linguistico.



di Olaf Breidbach,Federico Vercellone

Tuesday, November 13, 2018

STEP #14 - I simboli della cosa, la cosa nei simboli

Analizzare l'iconologia della "cosa" cercando le sue presenze nell'araldica, nella emblematica, nel marchio di fabbrica e nel brand. Ricordarsi che la "cosa" deve emergere in un ruolo centrale.

Esempio:
La candela: Immagine correlata

Tuesday, November 6, 2018

Le fantasie di Grandville





Immagini di una società che si prepara al futuro

3. Grandville o le esposizioni universali.
(Dai Passagen Werk di Walter Benjamin)

Oui, quand le monde entier, de Paris jusqu’en Chine,
O divin Saint-Simon, sera dans ta doctrine
L’âge d ’or doit renaître avec tout son éclat
Les fleuves rouleront du thé du chocolat
Les moutons tout rôtis bonliront dans la plaine,
Et les brochets au bleu nageront dans la Seine;
Les épinards viendront au monde fricassés,
Avec des croûtons frits tout au tour concassés.
Les arbres produiront des pommes en compotes
Et l’on moissonnera des cerricks et des bottes;
Il neigera du vin, il pleuvra des poulets
Et du ciel les canards tomberont aux navets.
Lauglé et Vanderbusch, Louis et le Saint-Simonien
(Théâtre du Palais-Royale, 27 février 1832).

Le esposizioni universali sono luoghi di pellegrinaggio al feticcio
merce. «L’Europe s’est déplacé pour voir des marchandises»,
dice Taine nel 1855. Le esposizioni universali sono precedute da
esposizioni nazionali dell’industria, di cui la prima ha luogo nel
1798 sul Campo di Marte. Essa nasce dall’intento di «divertire le
classi operaie e diventa per loro una festa di emancipazione». La
classe operaia è in primo piano come cliente. L’ambito dell’indù-
stria dei divertimenti non si è ancora formato. Esso è fornito dalla
festa popolare. Il discorso di Chaptal all’industria inaugura questa
esposizione. - I sansimoniani, che progettano l’industrializzazione
del globo, fanno propria l’idea delle esposizioni universali.
Chevalier, la prima autorità nel nuovo campo, è allievo di Enfantin
ed editore del giornale sansimoniano «Le Globe». I sansimoniani
hanno previsto lo sviluppo dell’economia mondiale, ma non
la lotta di classe. Alla loro partecipazione alle imprese industriali
e commerciali verso la metà del secolo si accompagna il loro imbarazzo
nelle questioni riguardanti il proletariato.
Le esposizioni universali trasfigurano il valore di scambio delle
merci; creano un ambito in cui il loro valore d ’uso passa in secondo
piano; inaugurano una fantasmagoria in cui l’uomo entra
per lasciarsi distrarre. L’industria dei divertimenti gli facilita questo
compito, sollevandolo all’altezza della merce. Egli si abbandona
alle sue manipolazioni, godendo della propria estraniazione
da sé e dagli altri. - L’intronizzazione della merce e l’aureola di
distrazione che la circonda è il tema segreto dell’arte di Grandville.
A ciò corrisponde il dissidio fra l’elemento utopistico e l’elemento
cinico di essa. Le sue arguzie nella rappresentazione di oggetti
morti corrispondono a ciò che Marx chiama i «capricci teologici
» della merce. Essi si riflettono chiaramente nella spécialité
- una denominazione merceologica che sorge in questo periodo
nell’industria del lusso; sotto la matita di Grandville la natura intera
si trasforma in spécialités. Egli la presenta nello stesso spirito
in cui la pubblicità - anche questa parola sorge in quel periodo -
comincia a presentare i suoi articoli. Finisce pazzo.

Moda: Madama morte! Madama morte!
Giacomo Leopardi, Dialogo della moda e della morte.

Le esposizioni universali edificano l’universo delle merci. Le
fantasie di Grandville trasferiscono il carattere di merce all’universo.
Lo modernizzano. L’anello di Saturno diventa un balcone
in ferro battuto su cui gli abitanti di Saturno prendono aria la sera.
L’equivalente letterario di questa utopia grafica è rappresentato
dai libri del naturalista fourierista Toussenal. - La moda prescrive
il rituale secondo cui va adorato il feticcio della merce;
Grandville estende i diritti della moda agli oggetti dell’uso quotidiano
e al cosmo intero. Seguendola nei suoi estremi, ne svela la
natura. Essa è in conflitto con l’organico; accoppia il corpo vivente
al mondo inorganico, e fa valere sul vivente i diritti del cadavere.
Il feticismo, che soggiace al sex-appeal dell’inorganico, è il suo ganglio
vitale. Il culto della merce lo mette al proprio servizio.
Per l’esposizione universale di Parigi del 1867 Victor Hugo lancia
un manifesto: «Ai popoli d’Europa». Prima e più chiaramente
i loro interessi sono stati rappresentati dalle delegazioni operaie
francesi, deputata la prima all’esposizione universale di Londra del
1851, e la seconda, forte di 750 membri, a quella del 1862. Questa
seconda ha avuto un’importanza indiretta per la fondazione
dell’Associazione internazionale operaia di Marx. - La fantasmagoria
della civiltà capitalistica raggiunge la sua massima realizzazione
nell’esposizione universale del 1867. L’Impero è al culmine
della sua potenza. Parigi si conferma capitale del lusso e delle mode.
Offenbach detta il ritmo alla vita parigina. L’operetta è l’utopia
ironica di un dominio permanente del capitale.


Tuesday, October 16, 2018

L'arte e la storia delle cose


Salterio di Luttrell (1320-45)

Immagine correlata
La leggenda di San Nicola (1437), del Beato Angelico

Il Mangiafagioli di Annibale Carracci
Il mangiafagioli (1584), di Annibale Carracci

Review, Masters of the Everyday: Dutch Artists in the Age of Vermeer, The Queen’s Gallery, UploadExpress, Ben Borland  
La lezione di musica (1662) di Johannes Vermeer


Ritratto di Lavoisier con la moglie (1788), di Jacques-Louis David

 © ANSA
Pittura murale alla villa La Falconiera (1868), di Giovanni Boldini

Immagine correlata
Automat (1927), Edward Hopper

Risultati immagini per depero
Pubblicità (1932), Fortunato Depero

Risultati immagini per guernica
Guernica (1937), di Pablo Picasso




Monday, October 24, 2016

Emblemata

Tra Cinque- e Seicento fiorisce la scienza degli emblemi, ossia la ricerca di immagini simboliche legate a un messaggio, a una massima, a una citazione che diventa una realtà concreta.

Alciato Paris 1534 Foedera.jpg
Protagonisti della disciplina "emblematica" sono:

Andrea Alciato che scrive l'opera Emblemata (Augsburg 1531)

Michael Maier, Atalanta Fugiens sive Emblemata Nova (Oppenheim 1617)

George WitherBook of Emblems (London 1635)

Diego de Saavedra Fajardo, Idea principis christiano-politici, centum symbolis (Bologna 1649)

Friday, October 21, 2016

Abbecedari

— A proposito, — soggiunse il burattino — per andare alla scuola mi manca sempre qualcosa: anzi mi manca il più e il meglio.
— Cioè?
— Mi manca l’Abbecedario.
— Hai ragione: ma come si fa per averlo?
— È facilissimo: si va da un libraio e si compra

Carlo Collodi, Pinocchio, cap. VIII.


Elio e le storie tese, Abbecedario

Tuesday, November 3, 2015

Il potere delle immagini



Già agli inizi degli anni venti del secolo scorso Aby Warburg aveva attirato l'attenzione sul fatto che le nostre immagini evocano sequenze della memoria. Warburg, grazie al suo progetto di ricostruzione rammemorante delle immagini, intendeva mettere a disposizione questa cultura delle associazioni e il gusto che con esse si combina. Egli dimostrò che noi rivestiamo con immagini le sequenze della memoria, che siamo in grado di catturare in queste immagini intere serie di modi di vedere che sono in prima battuta occultati nella singola rappresentazione, ma che si palesano se sappiamo metterci in contatto con loro attraverso un contesto più ampio di riferimenti.
Non è che semplicemente ci portiamo dietro delle immagini, non è che le mettiamo di seguito le une alle altre come in un archivio, ma ce ne appropriamo, le mettiamo insieme in un tessuto di associazioni che si estendono lungo la storia e la cultura. Se vogliamo intendere che cosa facciamo di queste immagini, come ci lasciamo guidare da esse e come in esse ci esprimiamo, non è sufficiente in-tenderle solo come immagini. Dobbiamo anche determinare entro quale struttura esse si lascino cogliere. Dobbiamo anche percepire l'ordine nel quale queste immagini si pro-pongono e si dispongono per ritrovarle poi nel nostro universo intuitivo. Questo vuol dire che non possiamo accedere alle immagini semplicemente sul piano visivo immediato.

Olaf Breidbach e Federico Vercellone, Pensare per immagini. Tra scienza e arte, Milano : Bruno Mondadori, 2010

Due nuovi Word Cloud


INDICIZZABILITA'

DUTTILITA'



Wednesday, September 16, 2015

01. Prima lezione del nuovo corso - a.acc. 2015-16

La cosa e le cose


Nei dizionari

ITALIANO: Cosa, oggetto, coso, arnese, roba, bene

FRANCESE: Chose, bidule, engin, machin, objet, patente, truc, trucmuche

SPAGNOLO: Cosa, objeto, cuerpo, entidad, elemento

INGLESE: Thing, anything, concept, concern, element, everything, item, material, matter, object, part, phenomenon, piece, point, situation, stuff, apparatus, article, being, body, commodity, configuration, contrivance, corporeality, creature, device, entity, existence, figure, form, gadget, goods, implement, instrument, machine, materiality, means, mechanism, portion, shape, substance, tool, existent

TEDESCO: Gegenstand, Sache, Ding, Gebilde, Objekt, Zeug, Körper, Artikel, Etwa

CINESE: 东西 (dong xi, letteralmente "Oriente Occidente")


Libri da leggere:

Michel Foucault, Les mots et les choses, Paris, 1966
Michel Foucault, Le parole e le cose , Milano : Rizzoli, 1967.
Giuliano Toraldo di Francia, Le cose e i loro nomi, Roma-Bari : Laterza, 1986.
Vittorio Marchis, Storie di cose semplici, Milano : Springer, 1988.
Georges Perec, Les choses, Paris : Julliard,1965
Georges Perec, Le cose, Torino : Einaudi, 2014.



Thursday, December 5, 2013

Emblems

Iconology and visual metaphors in the Baroque Age:


Andrea Alciato, Emblemata, Lione, 1548.



Paolo Giovio, Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giovio Vescovo di Nocera, et del S. Gabriel Symeoni fiorentino ; con un ragionamento di M. Lodovico Domenichi, nel medesimo soggetto ; con la tavola, Lione :  appresso Guglielmo Rouillio, 1574.


Symbolum LVII.

Saavedra Fajardo, Idea principis christiano-politici, centum symbolis expressa a Didaco Saavedra Faxardo ... - Bruxellae : excudebat Ioannes Mommartius, suis, et Francisci Vivieni sumptibus, 1649 (Bruxellae : typis Francisci Vivieni, typographi iurati, sub signo Boni Pastoris, 1649).

L'idea del principe politico christiano. di D. Diego Saauedra Fachardo ... Venezia, 1684.

See also the Web Site Emblematica.