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Monday, November 16, 2020

Nei libri di Elemire Zolla

Il mito è l’esegesi del simbolo, la sua dilatazione narrativa, che ha però una funzione speculativa. «Il simbolo desta presagi, la lingua può soltanto interpretare»: il simbolo tocca insieme, di colpo, tutti i piani della coscienza e della natura, la lingua mitologica invece trascorre da un piano all’altro. Il simbolo si può certo trattare, ma soltanto a patto di non ridurre la sua ricchezza a definizioni o a impressioni. È la sintesi fra le une e le altre e occorre annotare via via i suoi riflessi innumerevoli e inesauribili, se ci si vuole accostare ad esso asintoticamente. (Elemire Zolla, Lo stupore infantile, Milano : Adelphi, 1994)



Monday, November 25, 2019

Comunicare per immagini

Nel mondo antico, in presenza di un forte analfabetismo, le narrazioni avvengono solo in forma visuale e pittorica. Esempi emblematici sono la biblia pauperum, e le decorazioni musive di cui il pavimento della cattedrale di Trani è caso esemplare.
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Per pochi privilegiati i manoscritti miniati diventano esempio di scritture corredate da ricchi apparati iconografici come per esempio i Libri d'Ore.

Con l'avvento della stampa a caratteri mobili la comunicazione si fa più letterale per ché più semplice ed economica da trasmettere. Ma la dimensione iconografica resta pur sempre negli emblemi di tipografi ed editori, fino a quando anche i libri e in particolare quelli che appartengono al genere dei "teatri" non si arricchiscono di tavole.
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Da qui nasce tutta la letteratura degli "emblemi", progenitrice dei contemporanei marchi di fabbrica

Wednesday, October 30, 2019

Step #14 - La cosa come simbolo

Analizzare tutte le metamorfosi della cosa che dalla sua materialità la portano a diventare simbolo.

Thursday, October 10, 2019

Claude Lévi-Strauss

Claude Lévi-Strauss è il padre della antropologia strutturale. Nella sua vastissima produzione di saggi troviamo:

Il crudo e il cotto, che indaga le profonde trasformazioni culturali e sociali avvenute a seguito della introduzione del fuoco nella cultura dell'alimentazione.

Da vicino e da lontano, un'intervista con Claude Eribon Didier in cui afferma l'importanza dei simboli e dei riti.
"Non bisogna sottovalutare né i riti né la loro durata. Una società non può conservarsi se non è incondizionatamente attaccata a certi valori, i quali, per essere incondizionati, devono avere un aspetto concreto che li protegga dal lavoro di erosione della ragione. A Oxford, a Cambridge, e più in generale in Inghilterra, ammiro una società in cui c'è ancora il posto per il rituale. L'Accademia è, in Francia, uno degli ultimi luoghi in cui esso sopravvive. Ho creduto fosse mio dovere di cittadino e di etnologo contribuire a mantenerla in vita." da: Claude Lévi-Strauss e Didier Eribon, Da vicino e da lontano. Discutendo con Claude Lévi_Strauss, Milano : Rizzoli, 1988, p. 125.

Tuesday, November 13, 2018

STEP #14 - I simboli della cosa, la cosa nei simboli

Analizzare l'iconologia della "cosa" cercando le sue presenze nell'araldica, nella emblematica, nel marchio di fabbrica e nel brand. Ricordarsi che la "cosa" deve emergere in un ruolo centrale.

Esempio:
La candela: Immagine correlata

Tuesday, December 19, 2017

Le cose ideologiche

Cose comuni entrate nella simbologia istituzionale:

La croce (dei cristiani)
La croce di Lorena (dei partigiani francesi)
La stella rossa (di Mao Tze Dong)
La falce e il martello (di Lenin)
La mezzaluna (dell’Islam)
Il ramo d’ulivo (della sinistra italiana)
Il garofano rosso (dei socialisti)
Il fascio littorio (dei fascisti)
Il martello e il compasso (della DDR)
Il guanto nero (del Black Power)
La stella. La ruota dentata, il ramo d’ulivo e di quercia (della Repubblica Italiana)
La squadra e il compasso (della massoneria)
La piramide (del dollaro americano)
La Vittoria alata (della Rolls Royce)
La mela (di Apple)

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Immagine correlata
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Saturday, November 19, 2016

I colori nel Medioevo

 

COLORE
VIRTU’ - QUALITA’
VIZI - PECCATI

Rosso
Forza, coraggio, generosità,  carità
Orgoglio, crudeltà collera
Bianco
Purezza, castità speranza, eternità, giustizia
Morte, disperazione, ambiguità
Giallo
Ricchezza, nobiltà, fede (solo l’oro)
Falsità, vigliaccheria, avarizia, invidia, tradimento, pigrizia
Blu
Lealtà, giustizia, saggezza, scienza, fermezza, amore fedele
Stupidità, bastardaggine
Verde
Bellezza, giovinezza, vigore
Disordine, follia, amore infedele, avarizia
Nero
Umiltà, pazianza, temperanza, penitenza
Disperazione, lutto, morte
Porpora
Prudenza, temperanza
Tristezza, ambiguità, gola


Simbologia dei colori alla fine del Medioevo come risulta da proverbi, trattati di araldica ed enciclopedie (Michel Pastoureau, Vizi e virtù dei colori nella sensibilità medievale, in “Rassegna”, Anno VII 23/3, Settembre 1985, pp.5-13)

Il significato dei colori nell'abbigliamento medioevale e rinascimentale

Thursday, October 27, 2016

Tuesday, October 25, 2016

Il colore nella Divina Commedia

Una prima analisi rileva colori e tonalità di luce nelle tre cantiche.



Nel 1967 Rino De Angelis pubblicava presso l'Editore Loffredo un saggio intitolato Il colore nella Divina Commedia: (Nell'Inferno e nel Purgatorio). Nel 2014 Renucio Boscolo sul suo Blog "Realmengynius" scrive un interessante saggio su I colori del Paradiso, Inferno e Purgatorio.

Beatrice è coperta da un velo bianco, sul suo capo è una corona di ulivo, indossa un abito rosso e un mantello verde, questi colori simboleggiano le tre virtù teologali (il bianco è la fede, il verde è la speranza, il rosso è la carità).

Quattro colori d'inferno: Rosso (Canto V), Marrone (Canto XIII), Blu (Canto XXVI) e Nero (Canto XXXIV)

Monday, October 24, 2016

Emblemata

Tra Cinque- e Seicento fiorisce la scienza degli emblemi, ossia la ricerca di immagini simboliche legate a un messaggio, a una massima, a una citazione che diventa una realtà concreta.

Alciato Paris 1534 Foedera.jpg
Protagonisti della disciplina "emblematica" sono:

Andrea Alciato che scrive l'opera Emblemata (Augsburg 1531)

Michael Maier, Atalanta Fugiens sive Emblemata Nova (Oppenheim 1617)

George WitherBook of Emblems (London 1635)

Diego de Saavedra Fajardo, Idea principis christiano-politici, centum symbolis (Bologna 1649)