In-between the lectures held by professor Vittorio Marchis
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Thursday, October 18, 2018
Il cacao
L’italiano Girolamo Benzoni era stato il
primo, negli anni Cinquanta del XVI secolo, a osservare la coltivazione e la
preparazione del cacao in Nicaragua.
Il cacao venne commercializzato regolarmente dagli anni Novanta del XVI secolo,
I primi europei ad appassionarsi alla cioccolata furono i gesuiti e i
domenicani che si trovavano nel Nuovo Mondo
All’inizio del XVII secolo, le case dei religiosi
erano ormai al centro di una diffusione globale della bevanda, con spedizioni di
cacao da Veracruz a loro confratelli di Roma
Nel 1910 il Ghana era diventato il piú grande esportatore di cacao del mondo.
primo, negli anni Cinquanta del XVI secolo, a osservare la coltivazione e la
preparazione del cacao in Nicaragua.
Il cacao venne commercializzato regolarmente dagli anni Novanta del XVI secolo,
I primi europei ad appassionarsi alla cioccolata furono i gesuiti e i
domenicani che si trovavano nel Nuovo Mondo
All’inizio del XVII secolo, le case dei religiosi
erano ormai al centro di una diffusione globale della bevanda, con spedizioni di
cacao da Veracruz a loro confratelli di Roma
Nel 1910 il Ghana era diventato il piú grande esportatore di cacao del mondo.
Il tè
La forza motrice dell’espansione commerciale fu l’impero. Nel XVIII secolo gli
imperi europei cominciarono a sfruttare su larga scala le loro colonie ai tropici e
intensificarono il commercio di tè dalla Cina. Negli anni Venti dello stesso
secolo, le varie Compagnie delle Indie Orientali portavano ogni anno in Europa
solo 770 tonnellate di tè; negli anni Sessanta, il carico era decuplicato,
accompagnato da milioni di pezzi di porcellana; negli anni Venti del XIX secolo,
raddoppiò ancora.
in quel periodo, la Gran Bretagna aumentò il consumo di zucchero di quasi dieci volte...
la tratta atlantica degli schiavi toccò il proprio picco,
imperi europei cominciarono a sfruttare su larga scala le loro colonie ai tropici e
intensificarono il commercio di tè dalla Cina. Negli anni Venti dello stesso
secolo, le varie Compagnie delle Indie Orientali portavano ogni anno in Europa
solo 770 tonnellate di tè; negli anni Sessanta, il carico era decuplicato,
accompagnato da milioni di pezzi di porcellana; negli anni Venti del XIX secolo,
raddoppiò ancora.
in quel periodo, la Gran Bretagna aumentò il consumo di zucchero di quasi dieci volte...
la tratta atlantica degli schiavi toccò il proprio picco,
Lo zucchero
Nelle piantagioni del Nuovo Mondo si utilizzavano terreni di prima
qualità per far crescere il raccolto piú redditizio, ovvero lo zucchero; il caffè
veniva trattato come un prodotto di seconda scelta,
qualità per far crescere il raccolto piú redditizio, ovvero lo zucchero; il caffè
veniva trattato come un prodotto di seconda scelta,
Il cotone
La novità per eccellenza del mondo alla moda era il cotone,
I tessuti di tipo chintz – ovvero stoffe di cotone stampato
a mano in India – davano un tocco di colore a ogni guardaroba.
Il cotone assorbiva la tinta molto meglio del lino e poteva
essere lavato senza perdere la sua lucentezza,
Il cotone indiano rappresentava una minaccia all'industria locale della lana,
del lino e della seta, tanto che si arrivò alla messa al bando del calicò
praticamente in tutta l’Europa (Francia: 1689; Spagna: 1713; Gran Bretagna:
1701 e 1721; Russia: 1744); fecero eccezione solo i Paesi Bassi.
Il cotone veniva commercializzato in duecento tipi diversi e
garantiva una duttilità d’uso senza precedenti.
La comparsa di guide per i consumatori è indicativa della trasformazione in atto.
The Merchant Ware-House Laid Open (pubblicata a Londra nel 1696
offriva un panorama dalla A
alla Z di cotoni indiani e tessuti europei adatti a «ogni tipo di persona»,
cominciando dall’Alcomore-holland, una tela di lino prodotta nei Paesi Bassi, e
concludendo con il Vehemounty, un tessuto francese.
I tessuti di tipo chintz – ovvero stoffe di cotone stampato
a mano in India – davano un tocco di colore a ogni guardaroba.
Il cotone assorbiva la tinta molto meglio del lino e poteva
essere lavato senza perdere la sua lucentezza,
Il cotone indiano rappresentava una minaccia all'industria locale della lana,
del lino e della seta, tanto che si arrivò alla messa al bando del calicò
praticamente in tutta l’Europa (Francia: 1689; Spagna: 1713; Gran Bretagna:
1701 e 1721; Russia: 1744); fecero eccezione solo i Paesi Bassi.
Il cotone veniva commercializzato in duecento tipi diversi e
garantiva una duttilità d’uso senza precedenti.
La comparsa di guide per i consumatori è indicativa della trasformazione in atto.
The Merchant Ware-House Laid Open (pubblicata a Londra nel 1696
offriva un panorama dalla A
alla Z di cotoni indiani e tessuti europei adatti a «ogni tipo di persona»,
cominciando dall’Alcomore-holland, una tela di lino prodotta nei Paesi Bassi, e
concludendo con il Vehemounty, un tessuto francese.
La seta
La Via della Seta collegava
l’Asia al Mediterraneo fin dal 200 a.C. Nell’800 d.C., l’Oceano Indiano era una
zona di commercio dinamico e integrato. Questa fase precoce veniva di norma
associata dagli storici agli scambi di pepe e spezie, sete preziose e altri beni di
lusso.
l’Asia al Mediterraneo fin dal 200 a.C. Nell’800 d.C., l’Oceano Indiano era una
zona di commercio dinamico e integrato. Questa fase precoce veniva di norma
associata dagli storici agli scambi di pepe e spezie, sete preziose e altri beni di
lusso.
Wednesday, November 4, 2015
Dematerializzare
Dematerializzare: uno degli imperativi categorici della società contemporanea, dalla pubblica amministrazione al packaging.
La dematerializzazione della documentazione amministrativa
e con una visione più tecnologica e globale:
La dematerializzazione della documentazione amministrativa
e con una visione più tecnologica e globale:
Sunday, October 18, 2015
Wednesday, October 29, 2014
Lezione n.15 - Beni, energia, informazioni
La tecnica come elemento dell'evoluzione è il tema centrale del saggio di Tiziano Mannoni e di Enrico Giannichedda, Archeologia della produzione (Torino : Einaudi, 2003) da cui sono tratte due figure. Nella prima non bisogna dimenticare che in ogni processo esistono sempre degli scarti i quali determinano il principio fondamentale della "conservazione" dell'energia, della massa (e anche dell'informazione).
Una lezione del Corso di Archeologia in "Nettuno - Università telematica".
Una lezione del Corso di Archeologia in "Nettuno - Università telematica".
L'evoluzione, da sempre ha visto un incremento della "potenza", ovvero del rapporto tra energia e unità di tempo.
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