La lezione ha analizzato la natura delle cose all'interno dei due contesti artigianale e industriale. Nel primo caso non vi è soluzione di continuità tra artigiano e artista: entrambi producono cose singole e irripetibili. Il paradigma industriale, che nasce già nel XV secolo, con l'invenzione della stampa e della standardizzazione militare, si rafforza con la rivoluzione industriale e diventa "il nuovo". Dei due "stili" all'alba del XVI secolo sono protagonisti Leonardo da Vinci e Albrechy Duerer.
All'artigiano si sostituisce il tecnico e l'industria produce oggetti multipli, tutti eguali. Anche l'arte si trasforma: nascono le "belle arti" da un lato, e il "disegno industriale" dall'altro. Si faccia riferimento al saggio di Walter Benjamin, L'opera d'arte all'epoca della sua riproducibilità tecnica, scritto nel 1936.
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